Montefalco Sagrantino DOCG Collepiano Cantina Arnaldo Caprai – Relais La Tenuta del Gallo

Montefalco Sagrantino Collepiano DOCG della Cantina Arnaldo Caprai è tra i vini in grado di identificarsi con il territorio di origine. La Cantina Arnaldo Caprai, dove è prodotto questo vino, è tra le realtà vinicole in grado di creare prodotti di eccellenza italiana. Vini unici, potenti, eleganti e longevi.

La storia di quest’azienda inizia nel 1971 anno in cui Arnaldo Caprai, imprenditore già di successo nel settore tessile, decide di investire in un altro settore, per questo acquista i primi 45 ettari di terreno vinicolo a Montefalco. L’obiettivo di Arnaldo è di realizzare un suo sogno, cioè espandere l’impresa nel mondo del vino. Arnaldo vede nel vitigno autoctono Sagrantino una potenzialità, per questo nel tempo, l’azienda acquista dei terreni adiacenti migliori.

Alla fine degli anni ottanta, la conduzione dell’azienda passa nelle mani del figlio Marco Caprai, che grazie alla sua grande passione nel settore e la collaborazione con alcuni professionisti, dà quell’impulso in più in grado di affermare i vini della tenuta. La selezione del 1993 del Sagrantino di Montefalco inserisce La Cantina Arnaldo Caprai di prepotenza tra le migliori produttrici di vino italiano. L’obiettivo dell’azienda è migliorare la qualità, sperimentare nuove tecniche e diffondere la cultura del territorio.

Un po’ di storia “Montefalco”

Montefalco storia

Montefalco è certamente un luogo ideale come punto di partenza per visitare le località umbre principali: Assisi, Todi, Orvieto, Deruta e tanti altri luoghi d’interesse della regione. In tempi remoti la cittadina era abitata da popolazioni umbre ed etrusche; dopo la caduta dell’Impero Romano, il territorio cade sotto il dominio longobardo. L’origine del nome Montefalco è incerta ma probabilmente risale proprio a quest’epoca. Dopo il 1400 Montefalco si arricchisce di chiese, conventi e palazzi signorili. Negli ultimi anni Montefalco si è contraddistinta per la produzione di vini prestigiosi e per la pace e la tranquillità che si possono respirare.

Coltivazione del “Sagrantino”

Sagrantino identità

La coltivazione del Sagrantino nelle terre di Montefalco risale al tempo in cui i primi frati francescani lo utilizzavano per i sacramenti. Da questo si capisce che è un vitigno autoctono della zona. Nel 200 d.C. documenti storici testimoniano che esistevano dei vignaioli che si prendevano cura della viticultura locale. Ma il primo documento che parla direttamente del Sagrantino risale al 1549. Nel corso dei secoli questo vitigno ha avuto alti e bassi. Quasi scomparso negli anni sessanta del secolo scorso dai vitigni umbri, solo nel 1979 il Sagrantino riesce ad ottenere la certificazione di vino DOC e nel 1992 del DOCG, grazie all’impegno e il coraggio di alcuni vignaioli tra cui Marco Caprai.

Con un bicchiere di vino si assaggia un intero territorio. “Marco Caprai”

Montefalco Sagrantino DOCG Collepiano

Sagrantino montefalco collepiano

Vino simbolo di Montefalco prodotto con uve di Sagrantino, il Montefalco Sagrantino DOCG Collepiano entra a far parte della categoria dei migliori vini italiani grazie alla sua tradizione secolare ed all’unicità dei vitigni autoctoni di Sagrantino. Il nome lo trae dalla collina dove si trova la cantina.

Il Montefalco Sagrantino DOCG Collepiano è un ottimo rappresentante in grado di far rivivere tutte le tradizioni contadine della zona di Montefalco. La prima produzione di questo vino avviene nel 1979: color rosso, da un corpo morbido e strutturato, è un vino potente ma allo stesso tempo elegante.

L’alta qualità di questo prodotto è dovuta in parte al clima mite dove vengono coltivati i vitigni del Sagrantino, ma anche alla natura calcarea del suolo. Dopo la raccolta delle uve, le stesse sono lasciate ad affinare per 22 mesi in Barrique Francesi di rovere e per altri sei in bottiglia, ma può affinare fino a 10-15 anni grazie al fatto che possiede un grande tannino.

Il Montefalco Sagrantino DOCG Collepiano appare agli occhi di un rosso rubino molto scuro, in grado di sprigionare profumi di mora e vaniglia, spezie come pepe e chiodi di garofano e una nota balsamica. In bocca si presenta potente ma allo stesso tempo elegante. La sua gradazione alcolica è di 15°C.

Tra i vari riconoscimenti ottenuti citiamo:

  • Tre bicchieri rossi Gambero rosso 2013
  • Cinque grappoli rossi da Bibenda 2013
  • 93/100 Robert Parker 2010
  • 94/100 Veronelli 2011

 

Che cosa propone il ristorante del Relais la Tenuta del Gallo in abbinamento a Montefalco Sagrantino DOCG Collepiano

Filetto al tatufo avvolto nel prosciutto con patate e agretti

Il sommelier della “Tenuta del Gallo” consiglia di degustare il Montefalco Sagrantino DOCG Collepiano alla temperatura di 18 – 20°C in un bicchiere a calice ampio, che risulta essere perfetto per vini come questo di buona struttura e intensità. Lo chef del ristorante “Tenuta del Gallo” consiglia, in abbinamento al Montefalco Sagrantino DOCG Collepiano, il Filetto al tartufo avvolto nel prosciutto con patate e agretti.